Museo Archeologico
FLORENCE HOTEL GROUP PRESENTA IL MUSEO ARCHEOLOGICO
Dal 1880 il Palazzo della Crocetta ospita il Museo Archeologico Nazionale di Firenze: ricche e preziose raccolte a testimonianza di culture ormai estinte, ma sempre vive e radicate nella storia dell'uomo. La visita al Museo inizia con la sezione dedicata all'arte egiziana. I reperti dell'età Paleolitica: la preistoria egizia che ha avuto inizio due milioni di anni fa. A questo periodo appartengono i numerosi utensili e strumenti in mostra. Seguono i reperti relativi all'epoca Protodinastica: Antico, Medio e Nuovo Regno, fino all'epoca Copta (310 d.C.). La lunga storia del popolo e della cultura egiziana narrata con dovizia di particolari da oggetti di diverse datazione e provenienza: utensili domestici, strumenti di bellezza, corredi funerari (sale I-V). Tra gli oggetti di culto di questa civiltà politeista, il Museo espone alcuni frammenti di papiro con alcuni capitoli del Libro dei Morti: una raccolta di formule e rituali per la sopravvivenza del defunto nella vita ultraterrena (sala VI), aspetto essenziale della cultura di questo grande popolo. La sala XI ospita alcuni strumenti relativi al rito della Mummificazione, i cosiddetti Vasi Canopi: contenitori per gli organi vitali del defunto ed essenziali per il corredo funerario.
La seconda sezione del Museo è dedicata all'arte Etrusca: sculture funerarie e urne cinerarie in terracotta di produzione chiusina (III- IV a.C.). La sala IX ospita la più importante: Mater Matuta, una statua cineraria raffigurante una donna con un bambino in braccio e ritenuta simbolo di fecondità e maternità. I reperti sono stati rinvenuti a Chiusi, Chianciano e Volterra e sono databili tra il IV e il VII sec. a.C. La sezione Etrusca ospita una bronzistica ricca di oggetti devozionali, utensili domestici, bronzetti di animali e figure umane in atto di offerta (sala XIV). Infine, una serie di armi antiche in bronzo da attacco (pugnali, elmi, coltelli e lance) e scudi per la difesa, ritenuti una protezione per il cuore (VII a.C.).
La terza sezione è dedicata alla Ceramica Attica: anfore funerarie, tazze e vasi geometrici del secolo VIII a.C. Si possono osservare i particolari vasi dipinti con la tecnica a figure nere affermatasi nel VI a.C. (sala I): scene di vita e di ratto, immagini mitologiche, gare tra atleti e corse tra carri e cavalli ornano la produzione del famoso pittore attico Lydòs (560 a.C.). Tra il 550 e il 530 a.C. l'attenzione dei ceramisti attici si sofferma su pochi personaggi e scene drammatiche: la raffinatezza raggiunge il culmine con la narrazione delle gesta dei valorosi eroi. La famosa Hidrìa, vaso per attingere acqua raffigurante scene di donne alle fonti, impreziosisce le vetrine espositive della sala II. Una quarta sezione ospita numerosi bronzi romani: ritratti, elmi, statue e maschere di nobili e valorosi eroi. Molto importanti i due Elogia Arretina dedicati a Quinto Fabio Massimo e Appio Claudio Cieco: due tavole marmoree che illustrano il nome, la carriera, le imprese militari e gli impegni politici del personaggio cui si riferiscono. La visita al Museo Archeologico è un viaggio, un salto nel tempo di popoli ormai scomparsi e culture estinte, ma profondamente cari alla memoria dell'uomo. Informazioni particolareggiate sono a disposizione del visitatore presso ogni sala.