Visitare Scandicci
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Scandicci, uno dei comuni più densamente abitati della Toscana, occupa un'area morfologicamente variegata nella piana alluvionale alla sinistra dell'Arno e sulle ridenti colline a sud est del fiume intorno a Scandicci Alto, antico nucleo storico del comune. L'intenso sviluppo urbano e industriale moderno è avvenuto prevalentemente in pianura, interessando in maniera abbastanza omogenea le molte frazioni di Scandicci (Badia a Settimo, Casellina, Vingone, Le Bagnese, San Giusto, San Martino alla Palma, San Vincenzo a Torri. Mosciano etc ). Il territorio comunale di Scandicci si estende su una superficie di 59,59 kmq con un'altitudine media di 47 metri e conta una popolazione di 51.342 abitanti.
Come si raggiunge
In treno: la stazione ferroviaria FS di riferimento è Firenze Santa Maria Novella. In auto: Scandicci è raggiungibile in automobile dall'uscita di Firenze Signa dell'autostrada A1, o dall'uscita di Scandicci della superstrada Firenze - Pisa - Livorno. Da Firenze gli accessi principali sono dal viale Nenni e dalla via di Scandicci.
In bus: Dalla stazione ferroviaria centrale di Firenze collegano Scandicci gli autobus ATAF n. 16, 26, 27.
In taxi: Taxi radio service tel. 055 4242 - 055 4390 - 055 4798 - 055 4949; stazione taxi Scandicci - piazza Matteotti - tel. 055 254151
Da non perdere
Una delle principali attrattive del territorio è la badia di San Salvatore a Settimo, risalente al X secolo e in origine circondata da mura con torri. La chiesa è di impianto romanico con tre navate coperte a capriate e presenta cornici di cotto e un grande oculo al centro dell'austera facciata. All'interno si trova la cripta con due preziosi medaglioni di Domenico Ghirlandaio e un tabernacolo di Giuliano da Maiano. Nella deliziosa campagna intorno a Scandicci si trovano altre chiese romaniche: l'antichissima S. Andrea a Mosciano con presbiterio rialzato e cripta; S. Giuliano a Settimo, a tre navate ed altrettanti absidi; la pieve di S. Alessandro a Giogoli del XII secolo, nella cui canonica c'è un affresco di Ridolfo Ghirlandaio; la pieve di San Martino alla Palma, preceduta da un grazioso portico del '500 ed affiancata da un campanile più tardo di stile gotico. Notevoli anche alcuni fortilizi del primo medioevo, trasformati in ville come il castello dell'Acciauolo a Casellina, con torri e mura merlate; la villa di Castelpulci in località Viottolone, antica residenza fortificata della nobile famiglia dei Pulci poi trasformata in villa signorile dai Riccardi; la cinquecentesca Villa Torrigiani con il suo magnifico cortile a San Martino alla Palma; l'imponente Villa I Collazzi a Giogoli progettata da Santi di Tito su un antico nucleo attribuito a Michelangelo.