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Visitare Signa

FLORENCE HOTEL GROUP VI INVITA A SCOPRIRE SIGNA

In bella posizione, a 14 km da Firenze, subito dopo il ponte sull'Arno che dà nome alla frazione di Ponte a Signa del comune di Lastra a Signa. Il territorio comunale occupa una porzione del Valdarno inferiore dalla riva destra del fiume sino alle basse colline che cingono la piana di Campi Bisenzio. Il territorio comunale occupa una superficie di 18, 81 kmq e ha un'altitudine di 46 metri e una popolazione di circa 15.000 abitanti. 

Come si raggiunge
In auto: da Firenze si percorre la statale 67 per Empoli fino a Ponte a Signa oltrepassando il ponte omonimo; oppure si percorre la statale 66 per Pistoia e si gira dopo San Piero a Ponti per San Mauro a Signa. Dalla superstrada FI PI LI uscita Lastra a Signa; dal raccordo autostradale con le autostrade A11 e A1 uscita Firenze Signa.
In autobus: da e per Firenze con i bus delle Autolinee Lazzi (info tel. 055 351061) In treno: stazione ferroviaria di Signa.

Da non perdere
Nella parte alta di Signa dove aveva sede il castello e sono ancora visibili tratti delle mura trecentesche con alcune torri merlate e due porte di accesso, si trova la chiesa di Santa Maria in Castello nel cui interno si conservano una Madonna col bambino attribuita a Lorenzo Monaco e un'Adorazione dei Magi di Coccapani. Nella parte bassa di Signa si trova la Pieve di San Giovanni Battista, detta anche della Beata perchè custodisce le spoglie della Beata Giovanna da Signa, oggetto di una grande devozione da queste parti. L'abside è affrescata con Storie della Beata Giovanna: le pitture del lato sinistro sono opera di un discepolo di Bicci di Lorenzo e quelle del lato destro sono del Maestro di Signa. Fuori dal centro è l'oratorio di San Lorenzo o Pieve Vecchia, risalente alla del IX secolo, ma rifatto nel XII secolo insieme al campanile. L'interno è ornato da una serie di affreschi trecenteschi di scuola fiorentina, un notevole pulpito di marmo intarsiato ed il cassone della Beata Giovanna dipinto nel 1437 da tale Pietro di Gambassi. Da segnalare, unico in Italia e tra i pochissimi in Europa, il museo della Paglia e dell'Intreccio che documenta la storia e la produzione dei manufatti in paglia dal settecento ai giorni nostri.

 

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